Regia: Allison Anders, Alexandre Rockwell, Robert Rodriguez, Quentin Tarantino
Scritto da: Allison Anders, Alexandre Rockwell, Robert Rodriguez, Quentin Tarantino
Interpretato da: Tim Roth, Madonna, Valeria Golino, Lili Taylor, Alicia Witt, Jennifer Beals, David Proval, Antonio Banderas, Tamlyn Tomita, Lana McKissack, Bruce Willis, Paul Calderon, Marisa Tomei, Quentin Tarantino
Direttori della fotografia: Rodrigo García, Guillermo Navarro, Phil Parmet, Andrzej Sekula
Musiche originali: Combustible Edison
Genere: Grottesco a episodi
Anno: 1995
Paese: USA (Miramax)
Voto: 1° ep.: 3,5 / 2° ep.: 4 / 3° ep.: 5,5 / 4° ep.: 6 / complessivo: 5
Siamo alla fine dell’anno al Mon Signor, decadente hotel di Los Angeles, e l’anziano fattorino dà gli ultimi consigli al suo successore, il nervosetto Ted (Roth). Il ragazzo verrà coinvolto nelle stramberie degli ospiti di quattro diverse stanze. Nella prima vicenda, “Strano intruglio”, alcune streghe (Madonna, Golino, Taylor, Witt) improvvisano un rito per la fertilità, ma una di esse ha “perduto” l’ingrediente principale (sperma di uomo) e dovrà ritrovarlo in fretta. Nel secondo episodio, “L’uomo sbagliato”, Ted sbaglia stanza e si trova di fronte un marito arrabbiato (Proval) e armato che pensa di aver scoperto l’amante della moglie. Nel terzo, “I cattivi”, Ted deve badare ai due bambini pestiferi di un focoso messicano (Banderas), che non hanno intenzione di dormire. Nell’ultimo, “L’uomo di Hollywood”, l’attore Chester Rush (Tarantino) coinvolge Ted nelle bislacche scommesse con i suoi amici.
Il primo episodio (della Anders) è a dir poco inguardabile: storia zoppicante, attori pessimi (non per niente Madonna ha conquistato il Razzie Awards come peggiore attrice non protagonista per la sua interpretazione), immagini montate con collage di cuoricini, stelline e altri ammennicoli adolescenziali imbarazzanti. Il secondo (Rockwell) è altrettanto mediocre, ma almeno regala delle inquadrature più decenti. Negli altri due capitoli si vede la “mano” nettamente migliore rispettivamente di Rodriguez e Tarantino, che alza il livello medio della pellicola. Il terzo ha infatti un finale che finalmente fa ridere almeno un po’. Nell’ultimo c’è anche tempo per una chicca: un piano sequenza che si apre con l’inquadratura di una porta che dà su una stanza, in cui Bruce Willis passeggia avanti e indietro mentre parla al telefono, apparendo e scomparendo (ma rimanendo come voce fuori campo), e nel frattempo le ombre di Tarantino attore e del suo interlocutore si stagliano sul muro di sinistra; così, in alcuni fotogrammi, pur non essendoci nessun personaggio in scena in teoria, in pratica ce ne sono addirittura tre.
Una curiosità: la ragazza che balla in televisione nel terzo episodio è Salma Hayek.
“Se il semplice fatto che non volevo ammirare il tuo corpo stramazzato sul pavimento tu lo chiami amore, allora capisco perché le cose vanno male tra noi”